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12-03-2010

LA TERAPIA DEL DOLORE È FINALMENTE LEGGE

La terapia del dolore è finalmente legge, ma è necessario definire gli standard delle strutture e le risorse specifiche da assegnare

Milano, 12 marzo 2010 - Con l’approvazione in via definitiva della legge sulle cure palliative e le terapie del dolore del 9 marzo scorso, l’Italia tenta di scalare il fondo della classifica europea per garantire a milioni di pazienti con sindrome dolorose in tutte le patologie un grado più dignitoso di civiltà nelle cure mediche.

NOPAIN  - l’Associazione italiana per la cura della malattia dolore - nel sottolineare che le disposizioni appena approvate hanno sicuramente il grande pregio di porre in risalto la necessità che il dolore non può attendere, guarda avanti e segnala l’inesistenza in Italia di standard di classificazione delle strutture preposte alla diagnosi e cura del dolore in tutte le sue forme.

“Si  esprime  grande apprezzamento per l’approvazione del ddl 1771 – ha dichiarato Paolo Notaro, presidente di NOPAIN Onlus e responsabile della Struttura  di Terapia del Dolore dell’ A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda  di Milano - poiché  finalmente anche in Italia per la prima volta si riconosce per il dolore cronico e le cure palliative  la necessità di una differenziazione e specificità organizzativa e di competenze”.

I 12 articoli della legge per dare scacco al dolore in tutte le sue forme andranno adesso applicati e implementati e uno dei punti qualificanti delle disposizioni appena approvate prevede la nascita delle due Reti per cure palliative e terapia del dolore (art. 5 - Reti nazionali per le cure palliative e la terapia del dolore).

Ma se per la Rete delle cure palliative si può considerare di essere circa a metà dell’opera poiché rimane molto da fare soprattutto al Sud, quella per la terapia del dolore è praticamente tutta da costruire

“Si osserva tuttavia a questo proposito, che in  particolare per quanto riguarda le strutture di terapia del dolore, non esistono nel nostro Paese standard di classificazione condivisi, sia in termini di  prestazioni erogate sia di competenze e risorse minime necessarie per il  loro funzionamento secondo livelli di cura – continua il presidente di NOPAIN –. Pertanto, oltre alla necessità di creare e sviluppare Reti di terapie del dolore secondo standard, sarà necessario definire chiaramente risorse umane ed economiche che devono essere adeguate e specifiche, mentre per le cure palliative pur esistendo già una Rete, dovrà essere necessariamente implementata”.

NOPAIN  avanza infine una proposta per aiutare la creazione della Rete per la terapia del dolore inserita nel piano sanitario nazionale

”Tutto il terzo settore, con finalità cosiddette di sussidarietà orizzontale, potrebbe aiutare e favorire la creazione della rete e la stessa NOPAIN  può contribuire e  fare da collante tra volontariato, pazienti e strutture, poiché è un’associazione che lavora sul terreno e ha ben presente i bisogni dei pazienti e delle loro famiglie”, conclude il presidente di NOPAIN.