TERAPIA DOLORE

TERAPIA DEL DOLORE


La risposta terapeutica al dolore non può essere la semplice prescrizione di un medicinale, ma richiede il riconoscimento della causa e del meccanismo che lo producono e la scelta della terapia per contrastarlo: per questo la cura del dolore va affidata a medici specializzati.

E proprio in questo consiste la disciplina della terapia del dolore (o algologia): diagnosi e cura di tutte le sindromi dolorose, studio dei meccanismi che le producono, riconoscimento delle cause, scelta e applicazione delle terapie per eliminarle. In genere la patologia neoplastica rappresenta mediamente il 25% delle patologie trattate in questi reparti, mentre una terapia analgesica (antidolore) è semplicemente una terapia farmacologica prescrivibile da qualsiasi laureato in Medicina e Chirurgia.  Il medico specialista che si occupa della medicina del dolore è il medico del dolore, più correttamente definito algologo



Opzioni di trattamento:

- Denervazione faccettale

- Neuromodulazione centrale midollare elettrica

- Tecniche di somministrazione dei farmaci per via perimidollare

- Peridurale - Neuromodulazione farmacologica con device midollari



Questi sono solo alcuni dei trattamenti a disposizione.

Si consiglia di rivolgersi al medico per trovare la terapia più adatta al proprio tipo di disturbo.

LA LEGISLAZIONE


Nel 2010 è stata emanata la Legge 15 marzo 2010, n. 38 concernente “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” (Gazzetta ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010). Si tratta di una legge fortemente innovativa, che per la prima volta garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, e individua tre reti di assistenza dedicate alle cure palliative, alla terapia del dolore e al paziente pediatrico. Le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore devono assicurare un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei princìpi fondamentali della tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione; della tutela e promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale, e di un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.

Gli aspetti più rilevanti del testo legislativo riguardano:

DISEGNO DI LEGGE N°1771 - I PUNTI QUALIFICANTI DELLA LEGGE

Monitoraggio del dolore come parametro vitale per tutti i ricoverati. Ogni ricoverato dovrà essere monitorato dai medici che lo hanno in cura anche sotto l'aspetto del dolore. Un obbligo che di estende  a tutti i pazienti di ogni fascia di età, indipendentemente dalla patologia per la quale vengono ricoverati. Le osservazioni dovranno essere annotate sulla cartella clinica. Due Reti territoriali. Per assicurare le cure palliative e le terapie del dolore, inserite nel piano sanitario nazionale come obiettivo prioritario, la legge appena approvata prevede l'istituzione di due Reti distinte: una per le Cure Palliative, l'altra per le Strutture di  Terapia del Dolore. Tali Reti sono costituite dall'insieme delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, nonché dalle figure professionali, che provvedono all'erogazione delle cure nel segno della continuità assistenziale. Stop alle tariffe selvagge. Le tariffe delle cure palliative nelle strutture pubbliche e convenzionate, che oggi variano molto da regione a regione, dovranno essere omogenee su tutto il territorio nazionale. Commissariamento delle regioni. Nel caso in cui una regione ritardi o ometta di adempiere a quanto previsto dalla legge, il ministero della Salute fissa un termine ultimo, scaduto il quale viene nominato un commissario ad acta.

Accesso semplificato ai medicinali. La nuova legge semplifica le prescrizione dei medicinali per il trattamento dei pazienti affetti da dolore severo. Non sarà così più necessario da parte del medico utilizzare un ricettario speciale, ma il farmacista conserverà copia o fotocopia della ricetta. Alcuni principi cannabinoidi, che sono importanti per malattie come la Sla, vengono inseriti nell'elenco dei farmaci.

Fondi ad hoc. È stanziata una quota fissa di 50 milioni di euro, più 100 milioni di euro inseriti dal 2009 tra gli obiettivi di piano del fondo sanitario nazionale. Affinchè le risorse vengano effettivamente destinate alla cura del dolore, la nuova legge prevede che le Regioni inadempienti non potranno accedere per l'anno successivo ai finanziamenti sanitari nazionali.

Formazione. Viene disciplinata anche la formazione e l'aggiornamento del personale sanitario specializzato, con specifici percorsi universitari e l'istituzione di master.

Osservatorio permanente. La legge istituisce un Osservatorio nazionale permanente, incaricato di redigere un rapporto annuale sull'andamento delle prescrizioni.